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EcoFoodFertility, il nuovo modello di valutazione dell'impatto ambientale sulla salute umana

Inquinamento, dieta mediterranea e sport proteggono la fertilità - la Repubblica

PER combattere i danni causati all’organismo dall’inquinamento, abbiamo a disposizione un’arma potente: la dieta mediterranea.

 

E' quanto emerge da uno studio italiano appena pubblicato sulla rivista European Urology Focus, "il primo trial clinico mai realizzato sugli effetti dell’alimentazione e dell’attività fisica sulla fertilità di maschi giovani in aree ad alto inquinamento", spiega il primo autore della ricerca Luigi Montano, andrologo dell’Asl di Salerno e presidente della Società Italiana di Riproduzione Umana. I dati mostrano come quattro mesi di dieta mediterranea e attività fisica riescano a migliorare la qualità dello sperma in ragazzi di 18/22 anni reclutati in zone tra le più inquinate di Italia: l’area di Caffaro nel bresciano, Terra dei fuochi in Campania e la valle del Sacco nel frusinate. Un risultato raggiunto grazie al coinvolgimento di centri di ricerca di alto livello che hanno dato vita alla Rete Nazionale per la Salute Ambientale e Riproduttiva all’interno del Progetto EcoFoodFertility (www.ecofoodfertility.it): lo studio, denominato FAST (Fertilità ambiente e stili di vita) coinvolge diversi atenei oltre a CNR, ENEA e Istituto Superiore di Sanità ed è sostenuto dal Ministero della Salute.

"Abbiamo scelto di studiare giovanissimi perché questa è una fase particolarmente delicata della vita, in cui è alta la plasticità psico-biologica - , prosegue Montano. - Per selezionare i seicento partecipanti abbiamo visto
oltre ottomila ragazzi tra i diciotto e i ventidue anni, normopeso, non fumatori o bevitori abituali e in buona salute. E le analisi fatte mostrano che anche in questo gruppo emergono alterazioni degli spermatozoi in oltre il
60% dei casi, con una motilità degli spermatozoi inferiore rispetto ai parametri fissati dall’Oms, un dato particolarmente preoccupante, visto che si tratta di un campione di giovani in buona salute".

La diminuzione della fertilità è una vera emergenza, a livello mondiale: "I dati sono in caduta libera, la produzione di spermatozoi si è ridotta di oltre il 50% tra il 1970 e il 2017 - ricorda Montano. - Se non si inverte la
situazione ambientale, il destino della specie umana potrebbe essere segnato nel giro di poche generazioni". Oggi sappiamo anche che la scarsa qualità del seme è associata a una più bassa aspettativa di vita sana, a maggiore suscettibilità per malattie in fase adulta e a maggiori rischi per la progenie: "In altri termini - sottolinea Montano - il liquido seminale è un vero e proprio indicatore precoce di salute, e potrebbe essere un
utile strumento per nuovi programmi di sorveglianza sanitaria e prevenzione primaria, affiancando gli studi epidemiologici su incidenza, mortalità o ospedalizzazione che invece forniscono solo dati a posteriori".

Ovviamente la principale opera di prevenzione sarebbe quella di bonificare le zone inquinate e realizzare un modello di sviluppo che tuteli l’ambiente "ma nell’attesa che questo avvenga, - sottolinea Montano - una dieta
corretta può aiutare a difenderci o almeno a modulare l’impatto degli inquinanti sull’organismo". Non a caso il progetto ha lanciato due hashtag, #intantomidifendo e #iocolbiomidifendo:"Se da un lato ha evidenziato i forti rischi riproduttivi nella popolazione giovane sana di queste aree, la nostra ricerca mostra che Un dato significativo, considerando che allo studio hanno partecipato ragazzi in buona salute, e con uno stile di vita sano. "Dai primi dati che abbiamo, risulta che i vantaggi di una dieta corretta e dell’attività fisica sono ancora più marcati in chi fuma o è in sovrappeso - osserva il clinico - e altri nostri studi ancora in corso indicano il valore della dieta mediterranea con alimenti bio per contrastare gli inquinanti e/o i loro effetti sulla salute". Lo studio appena pubblicato è solo un primo passo, i ricercatori continueranno a seguire i partecipanti per
valutarne gli effetti a lungo termine mentre si stanno già raccogliendo dati sugli effetti dell’inquinamento sulla fertilità femminile.

https://www.repubblica.it/salute/2021/02/12/news/la_dieta_mediterranea_per_combattere_l_inquinamento-287215632/