Accumulo nello sperma di Composti Organici Volatili e più scarsa qualità dello sperma nei giovanissimi della Valle del Sacco rispetto a Terra dei Fuochi
Già nel febbraio 2021 veniva pubblicato sulla rivista internazionale European Urology Focus (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33579652/) il primo dei lavori di un Trial Clinico Randomizzato multicentrico, coordinato dal Dott. Luigi Montano, UroAndrologo dell’Asl di Salerno, Presidente della Società Italiana della Riproduzione Umana (www.siru.it), Studio FASt (Fertilità, Ambiente, Alimentazione), finanziato dal Ministero della Salute all’Asl di Salerno con la partecipazione dell’Istituto Superiore di Sanità, delle Università di Brescia, Milano, Napoli, del CNR e dell’ENEA su circa 350 giovani maschi sani dai 18 ai 22 anni, non fumatori, non bevitori, non esposti professionalmente e omogeni per indici di massa corporea di tre aree ad alto inquinamento d’Italia: Brescia-Caffaro, Valle del Sacco nel Frusinate ed Area Nord di Napoli, quest’ultima tristemente nota come Terra dei Fuochi.
Questa prima pubblicazione, nell’ambito del progetto “madre” EcoFoodFertility (www.ecofoodfertility.it), già evidenziava importanti rischi riproduttivi nella popolazione giovane sana di queste aree, dove almeno un parametro seminale risultava alterato nella maggioranza dei casi, con il dato della motilità progressiva media degli spermatozoi inferiore rispetto ai parametri fissati dal manuale dell’OMS. “Un dato - dichiara Montano - già di base particolarmente preoccupante, dal momento che i criteri rigidi di selezione hanno permesso di scegliere i migliori, fra l’altro giovanissimi”. In particolare, i parametri peggiori in termini di qualità seminale sono stati riscontrati proprio nella Valle del Sacco. Una parte di questi campioni provenienti da quest’ultima area nell’ambito del progetto di ricerca EcoFoodFertility sono stati confrontati con ragazzi di pari età della Terra dei Fuochi per uno studio innovativo appena pubblicato su una delle riviste ambientali internazionali più autorevoli, Environmental Pollution (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34052646/) sui Composti Organici Volatili (VOCs) nel sangue, urine e sperma, proposto dal Dott. Luigi Montano, coordinatore della ricerca e realizzato grazie alla collaborazione delle Dr.sse Valentina Longo e Simonetta Capone ricercatrici presso l’Istituto per la Microelettronica e Microsistemi (IMM) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Lecce. Attraverso l’utilizzo di tecnologie quali la gas cromatografia-spettrometria di massa e i microsensori di gas, si è potuto per la prima volta verificare come gran parte dei composti più tossici si accumulava maggiormente nel liquido seminale rispetto alle altre matrici esaminate, confermando ulteriormente il ruolo del liquido seminale come bio-accumulatore e sensore precocissimo e sensibile di inquinamento ambientale. Inoltre, alcune di queste sostanze particolarmente pericolose per la salute si ritrovavano in concentrazioni maggiori nel liquido seminale dei ragazzi della Valle del Sacco rispetto a quelli della Terra dei Fuochi. In particolare sono state rilevate alcune di queste come: Auramina (sostanza molto utilizzata nelle concerie e nelle vernici) nota per la capacità di accumularsi nelle acque e nelle zone adiacenti i fiumi; il 2-metilbutano utilizzato a livello industriale per la produzione di polistirene e prodotto dalla raffinazione della benzina, presente anche in coloranti e inchiostri di stampante; il pirrolo e la 3-amminopirrolidina presenti in molti pesticidi e insetticidi. Infine, dallo studio emerge che la maggiore presenza di tali inquinanti nel liquido seminale dei ragazzi provenienti dalla Valle del Sacco coincide con una qualità peggiore del liquido seminale degli stessi.
“Questo preoccupa molto” - dichiara la dott.ssa Longo - se si pensa che sono ragazzi all’inizio del loro periodo fertile”. Nei campioni provenienti da soggetti della Terra dei Fuochi invece, sono stati riscontrati elevati livelli di pentano e ottano nel sangue, indice di perossidazione degli acidi grassi insaturi, dovuti a stress ossidativo”. “L’applicazione della Volatilomica a matrici biologiche umane - dichiarano le ricercatrici del CNR Longo e Capone - si presta sia a studi di Esposomica per valutare l'esposizione della popolazione a sostanze chimiche pericolose con un particolare interesse per le popolazioni che vivono in aree contaminate, come in questo caso, che a studi di ricerca clinica, che riguardano quei composti volatili prodotti dalle nostre cellule in situazioni fisiologiche e patologiche. In questo senso, i VOC endogeni possono fornire importanti informazioni sia diagnostiche che prognostiche per numerose patologie, soprattutto tumorali”. “Questo studio - conclude Montano - insieme ad altri che a breve verranno pubblicati nell’ambito del progetto in corso, pur nei limiti della numerosità campionaria che è stata inferiore rispetto alle altre due, Brescia e Area Nord di Napoli, considerando che la più bassa qualità del liquido seminale riscontrata in quest’area possa rappresentare uno specchio molto fedele della Salute Ambientale del territorio ed anche un indicatore di salute con potenzialità predittive per patologie non solo riproduttive, indicano quanto sia veramente urgente una vasta opera di bonifica della Valle del Sacco”.
Fonte:
1)Effects of a lifestyle change intervention on semen quality in healthy young men living in highly polluted areas in Italy: the FASt randomized controlled trial. (2021). Montano L*, Ceretti E, Donato F, Bergamo P, Zani C, Viola GCV, Notari T, Pappalardo S, Zani D, Ubaldi S, Bollati V, Consales C, Leter G, Trifuoggi M, Amoresano A, Lorenzetti S. Eur Urol Focus 2021 Feb 10;S2405-4569(21)00041-9. doi: 10.1016/j.euf.2021.01.017.